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Unser Projekt 12 – Dr. phil. Milena Rampoldi: Gli arabismi nella lingua spagnola: storia e tipologie

Liebe Leserinnen und Leser,


in diesem Projekt finden Sie einen weiteren Beitrag in italienischer Sprache zu den interkulturellen und interlinguistischen Beziehungen zwischen der arabischen Welt und der spanischen Kultur.


Wir freuen uns auf Ihre Zuschriften und auch auf Rezensionen und Berichte über andere Beiträge über Andalus.


dankend
Die Redaktion von ProMosaik


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In questo saggio, che ProMosaik ha
pubblicato in collaborazione con Multimage, l’autrice affronta la tematica
degli arabismi, un fenomeno alquanto diffuso nella lingua spagnola, delineando
anche brevemente lo sviluppo storico dell’Andalus,
dalla conquista araba fino alla fine del regno nasride di Granada, l’ultima
bastione musulmana nella penisola iberica.

Analizzando innanzitutto
le teorie e gli approcci di diversi linguisti romanzi la Dr. Rampoldi sviluppa
un discorso sul para-digma scientifico di questo tipo di studi che ci collocano
tra romanistica, arabistica, studi storici, etnologici e sociologici. In questo
contesto rivaluta soprattutto l’aspetto etnolo-gico e sociolinguistico degli
studi degli arabismi nella lingua spagnola. Infatti essi vanno visti quale
espressione di un linguaggio popolare che rappresenta uno spazio interculturale
e interreligioso dell’Andalus. In questo contesto l‘autrice accentua in
particolare l’importanza della lingua parlata e/o vernacolare dell’epoca. 

In questo dinamico contesto storico
sottolinea anche il ruolo centrale assunto dai mozarabi (i cristiani che
vivevano quale dhimmi sotto il
dominio musulmano nell’Andalus) nella trasmissione degli arabismi. Sul piano
storiografico si oppone con forza alla tesi dello storico belga Henri Pirenne,
che accusa l’Islam di aver distrutto l’unità mediterranea, riaffermando con
forza l’importanza dell’unità mediterranea caratterizzata dall’incontro
proficuo, anche se a volte conflittuale, tra l’Islam e il Cristianesimo, come
abbiamo anche visto nello studio sui Corsari barbareschi, vedi la presentazione
dello studio nel seguente collegamento ipertestuale: http://www.promosaik.com/cms/?p=1512&cat=26 
La simbiosi tra la cultura musulmana e quella cristiana nelle terre
dell’Andalus serva da esempio per riprendere il discorso fondamentale del
dialogo tra culture e religioni diverse proprio nel contesto contemporaneo, in
cui spesso predominano visioni nazionaliste, xenofobe, islamofobe ed
eurocentriche che ProMosaik vorrebbe contrastare proprio proponendo esempi
storici di incontri multireligiosi e multiculturali.
Nella seconda parte del saggio
l’autrice si concentra su esempi pratici di arabismi nella lingua spagnola,
fornendo anche interessanti dettagli sulle diverse parole, concludendo poi le
sue riflessioni con un breve sommario sui toponimi di origine araba
sopravvissuti fino ai giorni nostri. La curiosità in campo etimologico serve
essenzialmente la causa della convivenza tra i popoli che sono più vicini di quanto potrebbe sembrare ad una
lettura superficiale. Infatti la cultura islamica fa parte dell’Europa in
quanto l’ha arricchita nei secoli con molteplici apporti scientifici e
letterari. L’autrice conclude il suo saggio con il seguente auspicio: “Nella
nostra visione degli arabismi infatti il linguaggio viene concepito come il
veicolo fondamentale delle comunicazioni e relazioni dinamiche tra i gruppi
linguistici, etnici e religiosi dell’Andalus, un modello da riprendere anche
oggi.” 
Il mondo è variopinto.
Il mondo è un grande
mosaico pieno di colori, composto di moltissimi sassi diversi collegati tra
loro per mezzo di ponti interculturali e interreligiosi.