General

Il nuovo progetto di ProMosaik: un’opera sul filosofo tedesco di origine ebraica Karl Löwith

Carissime lettrici, carissimi lettori,
vi vorremmo presentare il nuovo progetto filosofico di ProMosaik e.V., uno studio sul filosofo e critico della filosofia Karl Löwith.
Vi auguriamo una buona lettera e siamo lieti di ottenere i vostri commenti.
La redazione di ProMosaik e.V.
In quest’opera
l’autrice, la Dr. phil. Milena Rampoldi, presenta la biografia ed alcune opere
del noto filosofo e critico della filosofia occidentale Karl Löwith
(1897-1973). ProMosaik e.V. sostiene questa ricerca per il suo valore
interculturale, in quanto la filosofia promuove il dialogo interculturale.  
Il
filosofo tedesco di origine ebraica, nato a Monaco di Baviera quale figlio dell’artista
Wilhelm Löwith e poi vissuto in esilio in Italia, Giappone e negli USA per
fuggire dalla persecuzione degli ebrei in epoca nazista, e poi ritornato in
Germania per insegnare a Heidelberg, è conosciuto soprattutto grazie al suo
capolavoro di critica filosofica, intitolato Da Hegel a Nietzsche.
Secondo Löwith, il sommo filosofo tedesco G.F.W. Hegel rappresenta la morte
della filosofia occidentale, in quanto identificando  ragione e spirito elimina qualsiasi possibilità
di sviluppo ulteriore del pensiero e della riflessione filosofica.
Per ricominciare a fare filosofia si deve riconoscere questa morte della
filosofia, ripartendo da zero, un itinerario percorso dal grande Nietzsche che
secondo Löwith non avrebbe fallito perché incapace, ma perché il suo obiettivo
era troppo elevato. Il nostro filosofo trova dunque la soluzione del problema nell’accettazione
delle contraddizioni, senza pretendere di sintetizzare tutto.
Un altro aspetto importante nel pensiero di Löwith consiste nella sua
critica al grande maestro Martin Heidegger che accusa di essere un vero nazista.
Per Löwith il nazismo di Heidegger non sarebbe affatto un semplice incidente di
percorso, ma dipenderebbe dall’impianto stesso della sua filosofia.
Positivamente invece va valutato il rapporto di Löwith con Burckhardt. L’aspetto
che Löwith fa suo riguarda l’approccio antropocentrico alla filosofia. Per
Burckhardt l’uomo sopporta e agisce nella storia. In questo collegamento tra
dolore e azione, un aspetto che si ritrova anche nel grande teologo Overbeck,
Löwith ritrova la sua filosofia di vita all’insegna della ponderatezza.
La vita umana per Löwith significa un essere-con. L’essere umano vive
relazionandosi con un altro, con un TU. In questo consiste l’essenza della vita
umana, un aspetto che rivaluta la persona nella sua individualità e anche la
sua azione nella storia, senza cadere nello storicismo e nella svalutazione
hegeliana dell’individualità.
Nel primo capitolo l’autrice ricostruisce la vita di Löwith in Germania e
in esilio, concentrandosi particolarmente sul rapporto di Löwith con la
filosofia zen giapponese, per poi analizzare nel seguente capitolo le opere
antropologiche dell’autore, le sue opere sulla critica della storia, il
capolavoro Von Hegel zu Nietzsche,
inserendo dunque una parentesi sull’opera Gott,
Mensch und Welt
.
Nel terzo ed ultimo capitolo la Dr. Rampoldi affronta poi il rapporto di
Löwith con i tre grandi filosofi Martin Heidegger, Friedrich Nietzsche e Jacob
Burckhardt, un itinerario interessante da ripercorrere oggi per ritrovare la
ponderatezza e la visione stoica della vita tanto necessarie nella nostra epoca
per non cadere nei due opposti dello storicismo e dell’individualismo
esasperato simile a quello di Max Stirner nella sua opera a circolo chiuso Der Einzige und sein Eigentum.
Il mondo è variopinto.
Il mondo è un grande
mosaico pieno di colori, composto di moltissimi sassi diversi collegati tra
loro per mezzo di ponti interculturali e interreligiosi.